ISBN 978-88-99823-15-3 Quando uscire fuori di senno trascende il primo sguardo fuori dagli schemi, è opportuno affidarsi a qualcosa di straordinario per delimitare il confine tra orrore e bellezza; il mezzo di accesso alla bicameralità perduta della mente, mera ispirazione e ricerca introspettiva, l'unica vera amica dell'anima che non può essere manipolata, che noi tutti abbiamo necessità di reintegrare nella "normalità", è la Poesia.
Con queste parole Alessandro D'Introno apre la sua prima raccolta poetica, la sua opera prima.
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Abbiamo sottoposto Alessandro D'Introno ad alcune domande. Prima di lasciarvi alla lettura dell'intervista, chiediamo a voi di provare a dare delle risposte alle stesse domande e di inviarcele o di inserirle nello spazio "lasciate un feedback" o di commentare, nello stesso spazio, le risposte di Alessandro. Buona lettura...
D.: Chi sei?
R.: un ragazzo curioso che cerca di scavare dalla realtà l’essenza della realtà stessa
D.: Tre aggettivi positivi
R.: umile, coraggioso, buono
D.: Tre aggettivi negativi
R.: ansioso, ipocondriaco , “troppo” buono
D.: Perché scrivi?
R.: per sentirmi realmente libero e per inculcare l’uso della fantasia per liberarci dalla ipocrita quotidianità
D.: Cosa pensi della letteratura italiana?
R.: è l’essenza identificativa della nostra sottile bontà e intelligenza insita in ciascun italiano; la letteratura dovrebbero diventare una delle nostre merci di scambio principale
D.: Cosa pensi della scrittura poetica degli ultimi trent'anni?
R.: sembra ormai ferma alla poetica classica, senza originalità, incentrata su stessi temi; occorre dare più spazio alla Poetica Sperimentale e ogni cittadino dovrebbe almeno scrivere una poesia che rappresenti la propria vera identità da far conoscere e leggere da tutti
D.: Cosa leggi preferibilmente?
R.: Romanzi di genere Avventura, Thriller psicologici, Azione, Fantascienza e Saggi Religiosi e Scientifici
D.: Cosa avresti voluto scrivere che è stato scritto da altri?
R.: la sceneggiatura di “The Truman Show”
D.: A che periodo storico pensi di appartenere?
R.: Tra il 600 e il 700, a cavallo tra l’era elisabettiana, della poetica metafisica e l’età augustea
D.: Cosa pensi del Testamento Biologico approvato in Parlamento?
R.: penso sia giusto dare la libertà di scelta , la morte per alcuni è il mezzo di libertà e di scelta di non soffrire più e quindi sono favorevole
Alessandro D'Introno nasce a Corato (Bari) il 24 novembre 1989, dopo la maturità tecnico-commerciale scopre una passione importante per la letteratura e un desiderio irrefrenabile di dedicarsi alla lettura e all'ascolto delle voci nel mondo della scrittura contemporanea. Ha 28 anni, un bagaglio culturale nel mondo letterario da autodidatta, partecipa ad alcuni concorsi di poesia vincendone qualcuno e si iscrive alla facoltà di Lettere in Cultura Teatrale presso l'Università degli Studi di Bari